Quando il bebè si gira in previsione del parto?

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La trentunesima settimana di gravidanza è un momento cruciale: in questi giorni infatti il bambino di solito si gira per assumere la posizione a testa in giù poiché non ha più molto spazio e spesso ha il singhiozzo. Il bambino mantiene le gambe e le braccia incrociate e, nel corso della trentunesima settimana, si posiziona nel modo corretto per venire alla luce. Ma quale posizione assume esattamente? Solitamente le ginocchia sono piegate, le braccia e le gambe sono incrociate e il mento è poggiato sul petto.
Anche il suo corpo, al contempo, attraversa numerose trasformazioni: le sue ossa continuano a rafforzarsi, compaiono sopracciglia e capelli e spesso può succhiarsi il pugnetto, il pollice e tenere gli occhi aperti.
Nel 4% dei casi, il bambino non si gira e rimane in posizione podalica per il parto. Perché accade? Non si conoscono con certezza le cause, ma vi sono alcune categorie più esposte a tale ricorrenza: le gravidanze gemellari, le mamme con il bacino stretto, le donne che soffrono di placenta previa. Un valido aiuto arriva dalla moxa o moxicombustione, un metodo naturale che si basa sui principi della medicina tradizionale cinese. Un esperto si occuperà di collocare  sui mignoli del piede un cono di artemisia che viene acceso e lasciato bruciare fino al suo esaurimento. Questi punti sulle dita sono detti “punti Zhiyin” e corrispondono al meridiano della vescica collegato all’utero. La loro stimolazione provoca un aumento dei movimenti fetali invitando il bambino a girarsi.