La dieta mediterranea, grande alleata della cura del PCOS

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La sigla PCOS indica la sindrome dell’ovaio policistico: si tratta dell’alterazione endocrina più frequente in età fertile e causa importanti effetti di tipo estetico, metabolico e riproduttivo sulla salute della donna. È caratterizzata dall’ingrossamento delle ovaie, dalla presenza di cisti ovariche multiple e da alterazioni endocrinologiche e metaboliche (iperandrogenismo, resistenza all’insulina e conseguente iperinsulinemia).
La PCOS colpisce circa il 5-10% delle donne e si manifesta durante la pubertà, ma risulta di difficile diagnosi, a causa della complessità dei sintomi. 
La sindrome dell’ovaio policistico è spesso accompagnata da obesità, stato infiammatorio cronico di basso grado, insulino-resistenza. La dieta seguita dalla paziente svolge pertanto un ruolo cruciale per attenuare tali aspetti tra loro strettamente correlati.
Un recente studio, che ha coinvolto 112 pazienti con PCOS e 112 pazienti sane abbinate per età e indice di massa corporea, ha infatti mostrato  un’associazione diretta tra l’adesione alla dieta mediterranea e la gravità clinica della malattia nelle donne con sindrome da ovaio policistico. Le donne con PCOS hanno mostrato livelli più alti di testosterone, di insulina e glucosio a digiuno, consumavano meno olio extra vergine di oliva, legumi, pesce, frutti di mare e noci rispetto al gruppo di controllo e avevano valori più bassi di massa magra. L’associazione tra PCOS e dieta mediterranea potrebbe quindi supportare un ruolo terapeutico degli alimenti e dei nutrienti del modello dietetico mediterraneo nella patogenesi della sindrome dell’ovaio policistico, che coinvolge lo stato infiammatorio, l’iperandrogenemia e l’insulino-resistenza.